Economia e Occupazione
SCELGO AREZZO perché…
Vogliamo dare ad Arezzo una prospettiva reale di CRESCITA ECONOMICA ed OCCUPAZIONALE
Per dare ad Arezzo un nuovo futuro ed una prospettiva concreta di crescita economica ed occupazionale, servono interventi coraggiosi, innovativi, mai proposti prima. SCELGO AREZZO e CON AREZZO con MARCO DONATI SINDACO credono che un’Amministrazione responsabile debba essere in grado di invertire la rotta, investendo su FORMAZIONE, INNOVAZIONE e SOSTENIBILITÀ e promuovendo un nuovo protagonismo delle imprese.
La provincia di Arezzo ha sempre avuto la funzione di traino nell’economia della Toscana. Lo dimostrano i dati relativi al valore delle esportazioni che nel primo semestre 2019 è cresciuto complessivamente di circa 755 milioni di euro (+23,2%) rispetto allo stesso periodo del 2018.
Come era prevedibile, l’impatto del COVID-19 sull’economia locale è stato devastante e ha fatto registrare: export in calo del 10%, 791 aziende chiuse e 1,5% in meno di occupati.
In particolare, il dato sulle assunzioni programmate considerate di difficile reperimento è il più preoccupante, perché è molto più alto (33%) rispetto alla media toscana (28%) e italiana (26%). Questo vuol dire che, nella nostra provincia, 1 assunzione su 3 risulta problematica per le imprese, in termini di inadeguatezza di profili e competenze.
Possiamo concludere che c’è una domanda di competenze qualificate, profili professionali altamente specializzati da parte delle imprese a cui la città di Arezzo non riesce a rispondere. Perché? Perché ha smesso di essere un Centro di Formazione, investendo sempre meno sull’Università, puntando sempre meno sull’innovazione e la creazione di competenze specifiche e di alto profilo.
AREZZO, CITTÀ OPEROSA, DEVE DIVENTARE LA “CITTÀ DELLE OPPORTUNITÀ”, RITROVARE IL SUO DINAMISMO, LA SUA CAPACITÀ DI INNOVARE E PROGETTARE partecipando a bandi europei e investendo sulla logistica. Per fare questo, dobbiamo dare gambe ad alcune idee innovative che siamo certi ci faranno cambiare passo.
La città innovativa, che investe nel presente e nel futuro deve puntare sull’innovazione tecnologica come motore di sviluppo e come strumento a servizio dei cittadini. Occorre costruire un ecosistema digitale urbano che sfrutti la tecnologia per integrare i vari servizi e renderli efficienti e funzionali alle esigenze della collettività.
La città che valorizza il suo territorio e le sue produzioni, riscopre e rafforza la sua vocazione agricola.
Le nostre proposte in concreto:
LA CITTADELLA DELLA FORMAZIONE. Vogliamo realizzare una Cittadella della formazione, dell’innovazione e delle competenze. Sede ideale di questo “cantiere delle professioni” è l’area del Pionta, uno spazio che fino ad oggi non ha trovato una destinazione d’uso all’altezza delle sue potenzialità.
Cuore pulsante della Cittadella della Formazione è l’”Accademia”, un progetto che intende creare occasioni di formazione e qualificazione delle competenze attraverso una sinergia stabile tra Comune, Università, Istituti Tecnici Superiori e Imprese a partire da tutte le società in cui l’Amministrazione ha quote di partecipazione dirette (Nuove Acque, AISA, ATAM, Arezzo Multiservizi, Arezzo Casa, Arezzo Fiere e Congressi, AISA Impianti, Coingas, LFI, AFM) o indirette (ESTRA). Negli ultimi anni, queste realtà sono state strumento della politica mentre noi crediamo invece che possano essere protagoniste di un cambiamento profondo attraverso la formazione del personale e la sperimentazione di nuove modalità di lavoro e tecnologie all’avanguardia.
Un ruolo centrale nell’”Accademia” è riservato all’Università, un’eccellenza aretina che abbiamo il dovere di tutelare e far crescere con la nascita di nuovi corsi di Laurea e di post Laurea (come ad esempio Ingegneria dei trasporti). Dobbiamo valorizzare le relazioni che l’Università di Arezzo ha con altre prestigiose Università. Attraverso il coinvolgimento diretto di docenti e di esperienze internazionali, possiamo dare vita ad un Polo di Formazione unico in Italia ed attirare così, le più brillanti menti del mondo. In questo modo potremo creare valore aggiunto, nuovo personale per le aziende, promuovere la nascita di start up made in Arezzo, creare percorsi che favoriscano il reinserimento lavorativo per coloro che hanno perso il proprio posto di lavoro.
Le conseguenze positive del nuovo polo formativo, di nuove professionalità e nuove imprese, ricadranno su tutta l’economia locale dando vita al moltiplicatore dei consumi e a maggiori opportunità per le imprese dell’artigianato e del terziario.
CENTRO DI EUROPROGETTAZIONE. Negli ultimi 20 anni, l’Unione Europea ha messo a disposizione degli Enti enormi capitali in forma di finanziamenti ed agevolazioni. I Comuni hanno l’obbligo morale di riuscire ad intercettarli e sfruttarli nel modo più efficiente possibile. Per questo abbiamo pensato a creare un Centro di Europrogettazione che tesserà contatti con gli uffici regionali presenti a Bruxelles e darà alle aziende aretine un supporto concreto nella partecipazione ai bandi. Le grandi imprese presenti nel nostro territorio potranno sfruttare questo Hub innovativo per riuscire a creare nuove branch o subsidiary in modo da riuscire a lanciare nuovi prodotti, nuovi processi e nuove idee.
AREZZO CITTÀ DELLA LOGISTICA. La posizione baricentrica di Arezzo nel territorio italiano deve essere sfruttata per favorire la trasformazione della nostra città in un vero e proprio Centro Logistico. La vicinanza della direttissima, della nuova linea ad alta velocità, dell’Autostrada del Sole, della E45 e della Due Mari, fanno di Arezzo una delle poche città con collegamenti trasversali in tutto il territorio italiano. In questo scenario, è possibile far
nascere ad Arezzo, attraverso un dialogo serio e costruttivo con i grandi player mondiali, un grande polo logistico di smistamento delle merci. Questo porterà indirettamente un potenziamento della linea ferroviaria e attirerà nuove forme di mobilità innovative.
SPORTELLO TERRITORIALE PER LE IMPRESE. L’ascolto e l’analisi dei bisogni è il punto fermo da cui vogliamo partire. Attraverso incontri periodici tra Sindaco e categorie economiche del territorio faremo il punto sulle azioni da mettere in campo. A disposizione delle imprese e dei soggetti ci sarà un help desk territoriale attraverso il quale imprese e categorie economiche potranno confrontarsi con la macchina pubblica e avere risposte in tempi rapidi sulle proprie esigenze.
INFRASTRUTTURE, PIATTAFORME E SERVIZI DIGITALI PER UNA CITTA’ SMART, INTEGRATA E INCLUSIVA. Lo sviluppo di infrastrutture digitali rappresenta un fondamentale veicolo di inclusione sociale ed economica, nonché un mezzo di contrasto al divario geografico tra centro e periferia. Le nuove tecnologie possono migliorare la qualità della vita delle persone, favorire l’occupazione e la competitività del tessuto produttivo. L’accesso ad Internet può e deve consentire ai cittadini di sentirsi maggiormente coinvolti nel contesto economico, sociale e culturale della città.
La vitalità e l’attrattività delle città, ormai da anni, passano anche dalla disponibilità di spazi pubblici e luoghi di aggregazione sociale sempre più connessi, in grado di abilitare nuove forme di imprenditorialità e di organizzazione del lavoro.
Occorre dialogare costantemente con l’operatore che ha il compito di cablare il territorio aretino e dare priorità agli interventi necessari ad estendere e migliorare l’infrastruttura.
VALORIZZARE IL NOSTRO TERRITORIO E LE NOSTRE PRODUZIONI. La città di Arezzo ha un territorio esteso e vocato all’agricoltura e le attività agricole svolgono un ruolo fondamentale non solo come imprese in senso stretto, ma perché consentono la manutenzione del territorio, la produzione di cibo di qualità, la salvaguardia delle produzioni tipiche, un elemento di forte attrattività turistica.
Si rende sempre più necessario favorire il rapporto tra produttore e consumatore e ridurre i costi e i passaggi che consentono ai prodotti di arrivare dai campi alle tavole attraverso iniziative come i farmers’ markets, rendere più semplice ed efficace il rapporto con la Pubblica Amministrazione per favorire gli investimenti e la multifunzionalità, facilitare l’accesso alle infrastrutture immateriali.